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Tutto è relativo a seconda del punto di vista di chi guarda. La più grande scoperta scientifica di Albert Einstein è diventata anche un modo di intendere e percepire la realtà. Per certi aspetti, anche di viverla: ne ho avuto la riprova durante la commissione che ho realizzato in occasione del rinnovo del Cremona Circuit di San Martino del Lago (CR). L’intero impianto avrebbe ospitato una tappa del Mondiale di Superbike; un evento molto atteso da molti appassionati e da un’intero territorio.

La richiesta è stata quella di trasmettere la velocità e l’adrenalina che i piloti si trovano a vivere mentre gareggiano, riqualificando le cabine di alimentazione poste all’interno del circuito, più precisamente all’ingresso della pista dei go-kart. Sicuramente è stata una grande sfida carica di responsabilità e orgoglio realizzare in poco tempo queste pareti, mentre l”impianto di gara stava operando un corposo restyling in vista del grande appuntamento. Infatti quasi 45.000 persone in quel fine settimana, tra una corsa e l’altra, hanno potuto godere dello spettacolo motociclistico e ammirare i lavori. E mi fa enorme piacere aver potuto togliere il grigiore e portare il colore in maniera così dinamica, slanciata, con questi contrasti cromatici e rendere quel luogo di passaggio molto più vivo.

L’idea alla base dell’intervento è la contrapposizione tra spettatore e velocità, tra antichi modi di vedere le cose e il progresso, passato e futuro. Sulla parete più grande si trova un volto femminile dai colori marmorei, simbolo dell’immobilismo sugli spalti, e una motocicletta rappresentata nello stile futurista di Umberto Boccioni sfrecciare velocissima dal lato opposto. Nella parete di fronte, proprio a guardare questa contrapposizione, si trova il volto di un bambino con in mano un binocolo intento ad osservare una gara motociclistica. Nel riflesso delle lenti vediamo due moto che sfrecciano in curva. Sui lati più piccoli delle cabine, invece, troviamo rispettivamente due rose interpretate con uno stile astratto, per creare un’atmosfera più colorata ed accattivante allo sguardo, mentre sulla parete frontale all’ingresso della pista go-kart ho disegnato un pilota intento a guidarne uno. Tra il volto della bambina e la motocicletta del futurismo italiano si trova la scritta “circuit” in inglese, anch’essa molto astratta e molto dinamica, per riprendere l’idea della velocità.

In questo lavoro, in definitiva, c’è un’interpretazione del concept della velocità declinata nella percezione della sua relatività, intesa come un conflitto nell’occhio di chi da fermo vede scorrere piloti e veicoli e come riflessione più ampia sul concetto di tempo. Tali suggestioni ho cercato di trasmetterle sia nella scelta dei colori, che andassero a combaciare o a rendere esplicito questo contrasto, sia nelle linee e nelle sfumature di ciascun soggetto.

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Titolo: Velocità marmorea
Dove: San Martino dal lago (CR)
Quando: settembre 2024
Tecnica: spray acrilici
Dimensioni complessive: 100 mq